Don Carlos tracotante

(Dario Belloni )

 

 

Sono fanciulla e son quasi pura
Di lui ho paura per quel che può far
Nutro timore per il suo afrore
Vuol fare all'amore ma ciò non mi va

L'altro mattino giù nel giardino
Col mio cestino violette coglievo
Quand'ecco apparve immantinente
E focosamente la sua mano infilò

A stento fuggii l'astuta caccia
Salvando la faccia e l’anal virtù
Mio Dio ora sento, il suo vocione
Che tentazione ma è meglio scappar

Sono Don Carlos e son tracotante
Di donne assai tante già io conquistai
Ma cosa c’entra, voi penserete
È Don Giovanni il grande amator

Non sono un Adone ma posso piacere
Ho più di un grande podere in riva al mar
Non ho mai lavorato, nemmeno ho studiato
Son maleducato ma ogni donna mi brama

Anche tu Giaggiolina, mia porca gattina
Dovrai far due conti e capitolar
So che sei maritata ma per mille zecchini
Mi darai dei bacini dove non batte il sol

Mio caro Don Carlos tu sei tracotante
Vieppiù sei galante ora sì lo comprendo
I tuoi argomenti son assai convincenti
Se l’avessi saputo molto prima avrei ceduto

Ora mio marito è soltanto un amico
In verità io ti dico: tu hai stregato il mio cuor
Io ti ho sempre amato, ora l'ho capito
Sempre ti ho vagheggiato nei miei sogni d'amor

Tu sei molto saggio e sei molto bello
Seppure porcello io mi concederò
Facciamo all'amore senza pudore
Nel tuo podere in riva al mar


 

Dario: vocette fatte a cazzo (magari poi la facciamo ricantare e carichiamo una versione più decente) e programming

 

   

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